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Capocollo e suoi usi culinari: la guida completa Baldi.

Capocollo e suoi usi culinari

Il Capocollo e suoi usi culinari: alla scoperta di un prodotto suino d’eccellenza.

La carne di maiale, si sa, è talmente versatile e saporita da permettere la realizzazione di svariate ricette in grado di soddisfare davvero ogni palato, sia dei grandi che dei bambini.

La carne di maiale è molto apprezzata grazie alla sua estrema versatilità che permette, ai ristoratori, di realizzare proposte in grado di soddisfare ogni palato. La versatilità risiede anche nella molteplicità di tagli che il suino offre, come vuole l’adagio popolare: “del maiale non si butta via niente”.

In questo approfondimento, si getterà una luce sul capocollo e  suoi usi culinari, un taglio molto particolare del maiale, che si caratterizza per una compresenza di carne magra e grassa in una proporzione perfetta e gustosa.

Si darà una descrizione dettagliata oltre ad offrire spunti per la sua preparazione, con l’obiettivo di fornire consigli da cui prendere ispirazione per inserire il taglio nel menù in maniera originale e creativa, così anche da rendere più facile il lavoro di aggiornamento del menù.

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Capocollo e i suoi usi culinari: le basi.

Il Capocollo di maiale, una delle parti più prelibate e versatili del suino, si ricava dalla parte alta della schiena, quella più vicino alla testa dell’animale.

Si distingue dalla lombata per le sue caratteristiche anatomiche e qualitative uniche, di cui comunque rappresenta l’estremità.

Le caratteristiche che distinguono sostanzialmente il Capocollo risiedono sia nella struttura muscolare che nella distribuzione del grasso, che conferiscono a questo taglio una qualità distintiva.

La grandezza di questo taglio varia, ovviamente, sulla base del peso e della grandezza del maiale.

Questo taglio è facilmente riconoscibile grazie alla presenza di diverse fasce muscolari intervallate da una significativa quantità di grasso, disposta in punti ben precisi.

Tale distribuzione di grasso non solo contribuisce al sapore ricco e succoso della carne, ma offre anche un vantaggio dal punto di vista della preparazione in cucina.

Per imprenditori del settore food e ristoratori, il Capocollo di maiale rappresenta un ingrediente fondamentale da considerare per la propria offerta.

La sua versatilità permette di essere utilizzato in una vasta gamma di ricette, dalla griglia alle preparazioni in umido, soddisfacendo sia i palati più esigenti che le esigenze nutrizionali dei clienti.

Inoltre, l’approfondimento delle caratteristiche nutrizionali di questo taglio può aiutare a valorizzare ulteriormente i piatti offerti, garantendo un’esperienza gastronomica unica e di alta qualità.

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I valori nutrizionali del Capocollo

Come già precedentemente illustrato, il Capocollo di maiale è un tipo di carne semigrassa che contiene circa 270 calorie per 100 gr.

Tuttavia, questa cifra può variare a seconda della percentuale di grasso presente in ciascun pezzo.

Rimuovendo il grasso visibile prima della cottura, il contenuto calorico può scendere a circa 150-200 calorie per 100 gr, rendendo questo taglio una scelta adatta anche per delle proposte più leggere.

Nella media 100gr di Capocollo contengono:

  • 269 calorie
  • 19gr di grassi (di cui 7 saturi)
  • 86mg di colesterolo
  • 67mg di sodio
  • 332mg di potassio
  • 0gr di carboidrati
  • 23gr di proteine
  • 28mg di Calcio
  • 18mg di magnesio
  • 1,5mg di ferro
  • 0,9µg di cobalamina

Dal punto di vista vitaminico:

  • 0,7mg di Vitamina C
  • 0,2mg di Vitamina B6
  • 54 IU di Vitamina D

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Capocollo di Maiale e suoi usi culinari: Versatilità in Cucina tra Tradizione e Innovazione

Dopo aver analizzato la composizione e i valori nutrizionali, possiamo procedere ad un analisi più dettagliata del Capocollo e i suoi usi culinari.

Come sottolineato, il Capocollo di maiale è un taglio estremamente versatile che si presta a una moltitudine di preparazioni culinarie, tutte capaci di deliziare la vista e il palato.

Questo taglio può essere utilizzato intero per arrosti succulenti, tagliato a fette per grigliate saporite, o trasformato in deliziosi involtini ripieni, esaltando così la sua naturale sapidità e morbidezza.

La tradizione culinaria italiana ha sempre valorizzato il Capocollo di maiale, integrandolo in numerose ricette regionali che rendono omaggio alla sua ricchezza di sapori.

Dai piatti celebri del sud Italia, come la “braciola” napoletana, agli arrosti del nord, il Capocollo trova sempre un posto d’onore nelle cucine di tutto il Paese anche perché da questo taglio si ricava l’omonimo salume di cui si può trovare un approfondimento a seguire.

Ora, desideriamo offrire una selezione di idee, per inserire questo taglio nel menù tramite proposte di facile realizzazione ma efficaci sia nel elevare il gusto della carne, che nell’intercettare il gusto dei clienti:

  • Un classico intramontabilee sempre gradito sono le fettine di Capocollo, cotte alla griglia o alla brace, condite con erbe aromatiche e un filo d’olio. Accompagnate da patate arrosto, verdure di stagione o salse ricche e saporite, queste preparazioni sono ideali per esaltare la qualità della carne.
  • Per chi preferisce un approccio più tradizionale, l’arrosto di Capocollo intero è una scelta eccellente. Questo piatto, più saporito rispetto ad altri tagli, può essere arricchito con contorni di patate, carciofi, prugne secche, cicoria o asparagi, creando così un’esperienza gastronomica completa e soddisfacente.
  • Oltre alle preparazioni classiche, il Capocollo di maiale può essere inserito in varianti più leggere e moderne. Per chi cerca opzioni più light, si possono preparare fettine sottili cotte velocemente alla griglia e servite con un’insalata fresca e croccante.Un’altra proposta leggera è rappresentata da involtini di Capocollo ripieni di verdure, cotti al vapore o al forno.
  • Per una proposta gourmet, il Capocollo di maiale può essere marinato con un rub messo appunto con una miscela studiata di spezie e cotto a bassa temperatura per mantenere tutta la sua succosità. Abbinato a purè di verdure di stagione o a salse raffinate, come una riduzione di vino rosso o una crema di funghi porcini, diventa il protagonista di piatti ricercati e raffinati.

In sintesi, il Capocollo di maiale è una prelibatezza che merita di essere inclusa nel menu di ogni ristorante. Grazie alla sua versatilità, permette di soddisfare i palati più diversi, dalle preparazioni più semplici e tradizionali a quelle più leggere e gourmet, offrendo sempre un’esperienza gastronomica unica e appagante.

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Capocollo di Maiale e suoi usi culinari: un Salume Frutto della Tradizione da Portare sulla Tavola

Come anticipato precedentemente, da questo taglio di carne si realizza il salume con cui condivide il nome.

Si produce nelle regioni del sud Italia, ma con varianti in tutto il Paese: ad esempio, in Emilia-Romagna e nel settentrione è conosciuto come Coppa, nelle Marche e in Abruzzo è chiamato Lonza o Lonzino, mentre in Toscana prende il nome di Finocchiata.

La distinzione tra questi prodotti deriva principalmente dalle differenze nei processi di lavorazione, che conferiscono al Capocollo il suo sapore unico.

Processo di Produzione del Capocollo

Il Capocollo viene realizzato con carni pregiate e ricche di grasso provenienti da suini pesanti. La lavorazione, sebbene variabile a seconda della regione, segue generalmente cinque fasi principali:

  1. Taglio della Carne: La carne viene tagliata dalla testa fino alla lonza.
  2. Salagione: La carne viene pressata, fatta riposare a freddo e massaggiata per permettere la penetrazione del sale.
  3. Condimento: La carne viene lavata con aceto di vino e condita con spezie.
  4. Insaccatura e Asciugatura: Il salume viene insaccato e lasciato asciugare per almeno 10 giorni.
  5. Stagionatura: Il salume stagiona per un minimo di tre mesi, disidratandosi e perdendo gran parte dell’acqua.

Capocollo e i suoi usi culinari: idee su come servirlo

Il Capocollo di maiale, oltre ad essere gustato come salume, può essere inserito in diverse preparazioni culinarie. Ecco 3 idee per integrarlo in un menù:

  1. Apericena: Servire fettine sottili di Capocollo con crostini di pane tostato, accompagnate da formaggi morbidi e marmellate di frutta per un contrasto di sapori dolce-salato.
  2. Antipasto: Preparare un antipasto misto di salumi, includendo il Capocollo insieme a olive, carciofi sott’olio e grissini, per offrire un’ampia varietà di sapori e consistenze.
  3. Portata Principale: Utilizzare il Capocollo per arricchire un piatto di pasta fresca, come tagliatelle al Capocollo e funghi porcini, oppure come ingrediente principale in un risotto con radicchio e Capocollo croccante, per aggiungere profondità e sapidità al piatto.

Una conclusione sul capocollo e suoi usi culinari

Il Capocollo di maiale rappresenta una prelibatezza della tradizione culinaria italiana, apprezzata per la sua versatilità e il suo sapore ricco.

Sia che venga utilizzato nella sua versione di salume per arricchire antipasti e aperitivi, sia come ingrediente principale in piatti più elaborati, il Capocollo offre una gamma di sapori che soddisfa i palati più esigenti.

Inserire il Capocollo nei menù di ristoranti e locali rappresenta un modo eccellente per offrire ai clienti un assaggio autentico delle tradizioni italiane, garantendo sempre qualità e gusto.

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