Gli hamburger surgelati sono spesso visti con scetticismo, invece possono essere una comoda opzione per quei ristoratori che desiderano avere prodotti di qualità sempre disponibili e senza il rischio di impegnare troppe energie nella loro conservazione, riducendo al minimo il rischio di ossidazioni della carne e dello spreco alimentare.
Se si dovesse dare credito ai pregiudizi che ruotano intorno al mondo della carne surgelata, si rischia di privarsi di prodotti che non hanno nulla da invidiare rispetto alla carne “fresca” e che sono in grado di garantire ai ristoratori un valido supporto nella realizzazione dell’offerta del menù e nella idealizzazione e preparazione dei loro piatti.
Il prodotto surgelato subisce un congelamento istantaneo ed efficiente, raggiungendo immediatamente la temperatura di -18 C°, che porta alla formazione di micro-cristalli di acqua, che non alterano la struttura biologica degli hamburger, lasciando intatte le proprietà nutrizionali.
Che ne pensi della carne surgelata?
Questo modo di considerare i prodotti surgelati come un ripiego è talmente radicato nel sentito comune che anche tu distorci il naso quando ti parlano di carne surgelata?
Pensi forse che la freschezza della materia prima garantisca la qualità del piatto e quindi cerchi di ridurne al minimo il suo consumo?
Spesso, la carne così come tutti gli ingredienti che vengono conservati tramite questo metodo, vengono percepiti come una sorta di alternativa “accettabile” in mancanza del prodotto fresco, ma che, se messi a confronto, non passerebbero il test qualitativo.
In questo modo, però, si dà adito a pregiudizi e si rischia di privarsi di una tipologia di materie prime che possono essere considerate sullo stesso piano delle controparti “fresche” in termini di qualità e che sono in grado di offrire alla tua tavola un ampio ventaglio di versatilità nell’ideazione e preparazione dei tuoi piatti.
La carne surgelata, come del resto tutti gli ingredienti che vengono conservati tramite questo metodo, vengono percepiti dal grande pubblico come una sorta di alternativa accettabile in mancanza del prodotto fresco, ma che, se dovessero essere messi a confronto, non passerebbero il test qualitativo.
Questo modo di considerare i prodotti surgelati come un ripiego è talmente radicato nel sentito comune che non solo i clienti spesso arricciano il naso quando nel menù leggono di piatti che fanno uso di questa tipologia di materia prima, ma sono spesso i ristoratori che cercano in tutti i modi di ridurre al minimo il loro utilizzo, in nome di una freschezza che da sola garantisca per la qualità del piatto.
In questo modo, però, si dà adito a pregiudizi e si rischia di privarsi di una tipologia di materie prime che non hanno nulla da invidiare rispetto alle controparti “fresche” in termini di qualità e che sono in grado di offrire ad un’attività di ristorazione un ampio ventaglio di versatilità nell’ideazione e preparazione dei piatti del menù.
Aromatico, intenso e morbido. Il sapore della carne affumicata, ottenuto con legni pregiati e lavorazioni artigianali dona certamente una nuova dimensione olfattiva anche ai piatti più poveri e semplici.