Nel mondo della gastronomia con il termine “materie prime povere” si fa riferimento a quegli ingredienti di base, spesso economici, che hanno caratterizzato per secoli (se non millenni) l’alimentazione di un territorio e che al giorno d’oggi stanno ritrovando una nuova centralità, anche grazie alla creatività e le competenze di diversi chef, impegnati in un lavoro di recupero.
Questi ingredienti, sebbene non siano lussuosi o costosi, sono alla base delle gastronomie di tutto il mondo, anche quella italiana: i piatti più celebri della nostra cucina trovano le loro radici negli umili pasti che si costruivano seguendo il susseguirsi delle stagioni.
Oggi, la riscoperta delle materie prime povere e il loro utilizzo in cucina offrono ai ristoratori un’opportunità di mettere alla prova la propria creatività, poiché richiedono inventiva nella preparazione e una profonda comprensione delle tecniche di cottura e dell’abbinamento di sapori, ma offrono anche numerosi vantaggi sia economici che non.
L’evoluzione costante del settore food richiede una comprensione acuta delle dinamiche del mercato e un’attenta risposta alle esigenze del pubblico.
In un periodo dove la clientela pone maggiore attenzione anche all’aspetto economico del mangiare fuori, gli imprenditori della ristorazione devono essere in grado di intercettare i bisogni e offrire alternative in linea con le aspettative dei consumatori.
In questo contesto, emerge con forza l’apericena, una tendenza gastronomica che ha conquistato il favore dei clienti, oltre all’attenzione degli addetti ai lavori.
L’apericena fonde l’atmosfera rilassata dell’aperitivo con la sostanza dei pasti, creando un’esperienza culinaria dinamica e coinvolgente.
Per i ristoratori e gli imprenditori del mondo food, l’aderire a questa tendenza può significare non solo rimanere al passo con i desideri dei clienti, ma anche offrire un’opportunità unica di sperimentazione creativa e ampliamento dell’offerta e una varietà nel menù.
Con l’utilizzo sempre più massiccio dei social media, è ormai sapere comune che un ristorante possa comunicare i punti di forza della propria offerta anche attraverso le immagini. Tanti ristoratori che affianchiamo si interrogano spesso su come fare foto belle ed efficaci ai piatti presenti nel proprio menù.
La risposta a questa domanda non è scontata: è infatti possibile realizzare delle belle foto avvicinandosi al risultato di un professionista.
Ecco come impiattare in maniera efficiente e elevare l’aspetto estetico dei tuoi piatti.
Quando si tratta di consumare un pasto anche l’occhio vuole la sua parte! La presentazione di una portata fa parte dell’esperienza che un’ attività di ristorazione offre ai clienti ed è in grado di raccontare visivamente qual è lo stile della cucina.
Decidere come impiattare non è una semplice formalità, ma una scelta in grado di avere effetti, come testimoniato anche da diversi studi.
Un ristorante che si presenta come attività all’avanguardia farà in modo che questa caratteristica si rifletti nei piatti che arrivano al tavolo e lo stesso farà un’attività che desidera offrire ai suoi clienti un clima più familiare e legato alle tradizioni.
L’impiattamento è quindi una forma di storytelling che va curata, oggi vogliamo condividere con te qualche suggerimento su come impiattare, per offrirti spunti utili al fine di rendere i tuoi piatti deliziosi anche dal punto di vista visivo!